Industria 4.0
Le imprese che investono in Beni nuovi e strumentali all’attività d’impresa che hanno le caratteristiche…
Le imprese che investono in Beni nuovi e strumentali all’attività d’impresa che hanno le caratteristiche…
La Finanziaria 2020 ha introdotto una nuova disciplina degli incentivi fiscali alle imprese con l’obiettivo…
Patent Box Il Patent Box è uno degli strumenti agevolativi del Piano Nazionale Impresa 4.0. Il D.L.…
Consulenza bandi nazionali e regionali Il mondo della finanza agevolata è incrementato, oltre che da Leggi…
La misura favorisce finanziamenti agevolati alle imprese per investimenti in nuovi macchinari, impianti, attrezzature e…
Agevolazione introdotta a ottobre 2020, è riservata al determinate categorie di beneficiari, quali: Società di…
Il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro è disciplinato dal D.Lgs 81708 ma non…
Con la ricezione del Reg. UE 679/16, che ha modificato e/integrato il D.Lgs 196/03 il…
La formazione in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro è disciplinata sia dal D.Lgs…
La tutela dell’ambiente è disciplinato dal D.Lgs 152/06; ogni impresa ha l’obbligo di valutare le…
Oltre alle normative nazionali sono presenti anche normative Internazionali a cui le imprese possono attingere…
Il Senato ha approvato in via definitiva la legge di conversione del decreto Rilancio. Una sintesi delle principali misure e delle novità introdotte nel corso dell’iter parlamentare. Dalle agevolazioni fiscali ai contributi a fondo perduto, sono numerosi gli interventi a favore delle imprese.
STOP A TASSE, CONTRIBUTI E IVA
Cancellato il versamento del saldo e della prima rata dell’acconto Irap di giugno per dare un po’ di respiro alle imprese e ai professionisti.
I versamenti di ritenute, IVA e contributi, invece, sono stati rinviati a metà settembre.
La legge di conversione del dl Rilancio sospende anche la notifica di circa 30 milioni di cartelle esattoriali e atti di accertamento.
> Per approfondire: Le misure fiscali nel decreto Rilancio
PACCHETTO IMPRESE: CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO E INCENTIVI PER LE PMI
Per le PMI, commercianti, autonomi, professionisti e titolari di reddito agrario il decreto prevede la concessione di un contributo a fondo perduto.
L’ammontare del contributo a fondo perduto è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019 come segue:
Previsto inoltre uno sconto per tre mesi, da maggio a luglio, sulle bollette elettriche e nuove regole per i PIR, i piani individuali di risparmio.
Sempre alle imprese con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro che abbiano subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi ad aprile 2020 di almeno il 50% spetta un credito d’imposta fino al 60% dell’affitto.
Confermato nel decreto Rilancio anche il credito d’imposta per la sanificazione degli ambienti di lavoro e l’acquisto di dispositivi di protezione, pari al 60% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2020, fino all’importo massimo di 60.000 euro.
MISURE PER LE IMPRESE MEDIO-GRANDI
Per le imprese oltre ai contributi a fondo perduto e agli sgravi fiscali, il decreto prevede anche un sostegno al rafforzamento patrimoniale di quelle di medie e grandi dimensioni attraverso due strumenti.
Per le imprese da 5 a 50 milioni di euro che effettuano un aumento di capitale di almeno 250mila euro è previsto un credito di imposta del 20%. Per le grandi imprese con fatturato sopra i 50 milioni, invece, scende in campo il Gruppo Cdp con la creazione di un Patrimonio Destinato (il c.d. Patrimonio Rilancio) con cui il Gruppo potrà sottoscrivere prestiti obbligazionari convertibili, partecipare ad aumenti di capitale e acquistare azioni quotate. Una misura innovativa di equity, resa possibile grazie al nuovo temporary framework europeo sugli aiuti di stato e che vede l’Italia tra i primi paesi ad adottare strumenti di sostegno di questo tipo che mirano anche a difendere gli asset strategici della nostra industria.
> Per approfondire: le misure a sostegno della patrimonializzazione delle imprese
LE NOVITÀ PER STARTUP, INCUBATORI, PMI INNOVATIVE E VENTURE CAPITAL
Dimenticate nei precedenti decreti per far fronte all’emergenza coronavirus, le startup entrano nel decreto Rilancio con una serie di misure dedicate.
Fra queste: 200 milioni per il Fondo di sostegno al venture capital collegato al Fondo nazionale innovazione, nuova linfa per i finanziamenti agevolati Smart&Start e intervento sul Fondo di garanzia per favorire l’accesso al credito delle nuove imprese.
Previsto inoltre un innalzamento delle percentuali per gli incentivi fiscali destinati a chi investe in startup e PMI innovative, e il prolungamento della permanenza di startup, incubatori certificati e PMI nel registro speciale delle imprese, che dà diritto a incentivi e semplificazioni.
> Per approfondire: Decreto Rilancio: le misure per startup, PMI innovative e venture capital
EXPORT: AUMENTANO I FONDI E SI SOSPENDE IL DE MINIMIS
Rispetto alle prime misure previste dal decreto Rilancio per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese e che restano invariate, nel corso del passaggio a Montecitorio sono stati inseriti nuovi interventi. Si tratta di un credito d’imposta del 30% per le rimanenze in magazzino delle imprese della moda e del tessile, a cui si aggiungono 5 milioni di euro di contributi a fondo perduto per le startup che investono nel design. Altri 5 milioni vanno alle Camere di commercio all’estero per l’erogazione di servizi di assistenza alle PMI. Infine aumenta di 30 milioni la dotazione del credito d’imposta al 30% per la mancata partecipazione alle fiere.
Per il resto il decreto continua a puntare sull’incremento dei fondi a disposizione, nonchè su un aumento dei massimali dei contributi concedibili e sulla disapplicazione del regime “de minimis” ampliando di fatto la platea di imprese che possono usufruire delle agevolazioni previste per l’’internazionalizzazione. In particolare sul capitolo “risorse”, tra Fondo rotativo 394-81 e Fondo per la promozione integrata vengono stanziati 450 milioni di euro in più.
Inoltre per il Fondo rotativo il decreto prevede tre novità:
> Per approfondire: Cosa è previsto per l’export nel dl Rilancio
RISORSE PER INNOVAZIONE TECNOLOGICA E RICERCA SU COVID-19
Nel decreto Rilancio non mancano interventi destinati a sostenere l’innovazione, la ricerca, le università e l’istruzione. Tra le misure più attese ci sono gli aiuti destinati alle imprese per la ricerca sul coronavirus e due nuovi fondi per finanziare il trasferimento e l’innovazione tecnologica.
> Per approfondire: Cosa prevede il dl Rilancio per ricerca, innovazione e istruzione
DALL’ANTICIPO PAC AI FONDI EMERGENZIALI: AIUTI PER IL SETTORE AGROALIMENTARE
Nell’ampio ventaglio di tematiche contenute nel testo in vigore appaiono anche una serie di misure dedicate al settore agroalimentare, la cui centralità e strategicità si è potuta cogliere in modo particolare nel corso del lockdown.
In sede di conversione in legge al posto del Fondo emergenziale da 500 milioni per le filiere in crisi, previsto dalla versione originaria del decreto, sono stati introdotti:
Inoltre, la legge di conversione del dl Rilancio rinnova l’aumento dal 50% al 70% degli anticipi PAC, già presente nel dl Cura Italia.
> Le misure del dl Rilancio per il settore agroalimentare
IL SUD E LA COESIONE TERRITORIALE: LE MISURE PER LA RIPARTENZA DEL MEZZOGIORNO
Il Sud non dovrà pagare il prezzo di questa crisi da Covid-19. A confermarlo la legge di conversione del decreto Rilancio, con al suo interno un ventaglio di misure a sostegno della coesione territoriale per fronteggiare la crisi e preparare la ripartenza.
Sono sei i pilastri a sostegno del Mezzogiorno:
> Dl Rilancio e misure per il Sud: dalla coesione territoriale ai fondi per il Mezzogiorno
INAIL, BANDO STRAORDINARIO PER LA SICUREZZA DELLE IMPRESE
Se da un lato il dl Rilancio ha revocato il bando ISI INAIL 2019, dall’altro prevede la possibilità per l’Istituto di emanare, in via eccezionale, un nuovo bando a sostegno delle imprese italiane entro metà settembre.
L’INAIL potrà utilizzare, per l’anno 2020, 200 milioni di euro per sostenere ulteriormente la ripresa delle attività produttive in sicurezza delle imprese.
STOP A TASSE, CONTRIBUTI E IVA
Cancellato il versamento del saldo e della prima rata dell’acconto Irap di giugno per dare un po’ di respiro alle imprese e ai professionisti.
I versamenti di ritenute, IVA e contributi, invece, sono stati rinviati a metà settembre.
La legge di conversione del dl Rilancio sospende anche la notifica di circa 30 milioni di cartelle esattoriali e atti di accertamento.
> Per approfondire: Le misure fiscali nel decreto Rilancio